La rinite colpisce la mucosa nasale ed è un processo irritativo e infiammatorio. Esistono diverse tipologie di rinite correlate alla causa che la scatenano:
- allergica, in risposta a sostanze allergizzanti (pollini, polvere, peli di animali);
- non allergica: le cause non sono ben chiare, ma potrebbe essere correlata a uno o più processi infiammatori responsabili della dilatazione dei vasi sanguigni della mucosa nasale, quali ad esempio sbalzi di temperatura, umidità, esposizione a sostanze tossiche, fumo di sigaretta, profumi intensi, cibi troppo caldi o molto piccanti, squilibri ormonali, terapie ormonali, assunzione di alcuni farmaci, eccessiva attività fisica; talvolta la rinite non allergica si manifesta contemporaneamente alla rinite allergica, in questi casi si parla di rinite mista;
- infettiva: l’insorgenza è dovuta a infezioni virali o batteriche; è importante identificare l’agente patogeno e trattarlo con terapie mirate per evitare possibili complicazioni quali ad esempio l’insorgenza di polmonite qualora i virus o i batteri dovessero raggiungere i bronchi o i polmoni.
Un’altra possibile classificazione può essere fatta in relazione ai tempi di sviluppo della patologia e ai sintomi:
- acuta: i sintomi compaiono velocemente, durano pochi giorni e sono severi;
- cronica: comparsa graduale dei sintomi, presenza per periodi più lunghi, non molto intensi.
I sintomi comuni alle diverse forme di rinite sono naso chiuso, che cola, starnuti, voce nasale; vi sono poi altri sintomi che sono strettamente correlati alle differenti tipologie.
La diagnosi è finalizzata all’individuazione del tipo di rinite, si procede quindi con l’esame obiettivo, l’anamnesi, le prove allergiche e il tampone nasale per individuare l’agente patogeno scatenante (in caso di rinite infettiva).