L’osso, a differenza di quanto si può credere, è un tessuto alquanto vitale, in un continuo equilibrio dinamico, caratterizzato da rinnovamento della massa ossea (neoformazione) e riassorbimento. Gli osteoblasti sono le cellule responsabili della formazione di nuova matrice ossea che, esaurita la loro funzione, si trasformano in osteociti, cellule mature, meno attive. Gli osteoclasti, invece, disgregano la matrice ossea non più vitale, in altre parole riassorbono le aree di osso vecchio o danneggiato. Questo processo, nel suo insieme, viene definito modellamento (nella fase di crescita) o rimodellamento osseo (nel soggetto adulto) ed è essenziale per la salute delle ossa. Nel modellamento prevale la costruzione di osso nuovo, mentre nel rimodellamento il tessuto osseo viene rinnovato continuamente attraverso, come detto, il deposito di osso nuovo e il riassorbimento di quello vecchio.
Dopo aver raggiunto in gioventù il picco di massa ossea, anche grazie all’alimentazione (apporto di calcio) e all’attività fisica, il processo di modellamento cessa, ma l’osso si mantiene ugualmente in equilibrio grazie al rimodellamento. Tuttavia, nella tarda maturità, specie nelle donne con il sopravvenire della menopausa e la perdita di estrogeni, l’osso che viene riassorbito prevale su quello che si ricostruisce, si riduce la carica dei minerali scheletrici e la massa ossea diminuisce: si parla di Rarefazione ossea. Questa può essere moderata (osteopenia) o significativa, configurando il quadro della osteoporosi.
Per prevenire la rarefazione ossea è essenziale una corretta alimentazione con alimenti ricchi di calcio, l’apporto di vitamina D (basta l’esposizione alla luce solare) e l’attività fisica.