Con il termine di Mobbing si considera un insieme di comportamenti aggressivi manifestati sia verbalmente sia fisicamente da una o più persone nei confronti di altri (dunque, una sorta di persecuzione psicologica e non solo). Il termine deriva dall’inglese to mob «assalire, molestare». Generalmente, la parola mobbing è utilizzata in situazioni che riguardano il mondo del lavoro e quello scolastico, ma anche in contesti familiari e sociali.
Nel mondo del lavoro la persona “mobbizzata” arriva a subire ripetute angherie, vessazioni, demansionamento professionale, umiliazioni e isolamento, favorendo atteggiamenti di colpevolizzazione della vittima che si trova nell'impossibilità di reagire. Il mobbing può nascere per vari motivi: sostanzialmente, un cattivo rapporto con i colleghi o i superiori, e un contesto che ne permette lo sviluppo, talora anche per ragioni strategiche aziendali (allontanamento dei dipendenti per fini utili all’azienda). Il mobbing colpisce maggiormente le donne e chi opera nella pubblica amministrazione.
Nell’ambito scolastico, il mobbing diventa una sorta di vessazione di branco (bullismo) ai danni di un compagno di classe. E non riguarda solo i ragazzi, ma anche quando è un insegnante a praticare un danno su uno o più allievi (il cosiddetto mobbing dall’alto) o, al contrario, gli studenti nei confronti di insegnanti ritenuti deboli o incapaci di mantenere la disciplina di classe.
Nelle forze armate il mobbing si manifesta come nonnismo, quando sono i militari con maggiore anzianità ad esercitarlo sulle reclute.
La persona, vittima delle azioni vessatorie, può accusare numerosi disturbi: da quelli somatici (insonnia, cefalea, tremore, tachicardia, sudorazione fredda, gastrite, dermatite) a quelli psicologici e della socialità (nevrosi, depressione, perdita di autostima, attacchi di panico, isolamento sociale). Nei casi più gravi, suicidio.
In Italia non esiste una legislazione specifica in materia di mobbing, ma ovviamente in presenza di lesioni personali anche colpose queste sono perseguibili d’ufficio. Per quanto riguarda l’Europa, esiste una risoluzione del Parlamento europeo sul mobbing sul posto di lavoro (2001/2339).