Ipogonadismi e infertilità maschili

L’ipogonadismo è una disfunzione delle gonadi maschili (testicoli) e si sostanzia come carenza di testosterone. Le gonadi maschili hanno due funzioni importanti:

  • ormonale: produzione degli ormoni sessuali, che prevede la sintesi di androgeni, di cui il principale è il testosterone;
  • germinale: produzione degli spermatozoi, che sono le cellule deputate alla riproduzione.

Le gonadi maschili, come molti altri tessuti ormonali dell’organismo, sono sotto il controllo di ipotalamo, che produce l’ormone GnR il quale stimola l’ipofisi che rilascia LH e FSM.

Questa patologia colpisce gli uomini di qualsiasi età. Se si manifesta prima della pubertà lo sviluppo sessuale è incompleto, talvolta assente, come conseguenza non si sviluppano i genitali, non appaiono peli pubici, ascellari e facciali, c’è minor sviluppo muscolare e assenza del cambio della voce; poiché non c’è produzione di spermatozoi la conseguenza è l’infertilità. Quando invece si manifesta dopo la pubertà si ha stanchezza, scarsa funzionalità sessuale, generale malessere. La presenza di livelli bassi di testosterone può provocare problemi ossei e lieve anemia.

Esistono tre tipologie:

  • ipogonadismo primario: le alterazioni interessano primitivamente il testicolo;
  • ipogonadismo secondario: le alterazioni risiedono a livello dell’asse ipotalamo-ipofisario;
  • ipogonadismo da resistenza periferica: il problema è a carico o della 5α-reduttasi (con ridotta conversione del testosterone in DHT) o del recettore degli androgeni (con insensibilità a questi ormoni).

Per la diagnosi di effettuano analisi del sangue finalizzate a stabilire la concentrazione di testosterone e ecografia testicolare.


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