Per intossicazione si intende uno stato patologico dell'organismo causato dall'azione di una sostanza, tossica per natura o dosaggio. L’esposizione tossica a farmaci, sostanze chimiche, droghe d’abuso, tossine naturali costituiscono la cause più frequenti da intossicazione. L’intossicazione acuta tende ad essere di breve durata, ma intensa. Spesso le manifestazioni acute sono dovute a un accumulo nell'organismo di quantità di tossine, e dopo un'ultima esposizione si manifestano i sintomi e segni caratteristici. È un processo dinamico che può rapidamente peggiorare e portare a complicanze anche letali. Diventa fondamentale quindi adottare sin da subito un corretto approccio terapeutico: è consigliato infatti contattare quanto prima il personale medico d’emergenza. I sintomi da intossicazione acuta cambiano a seconda della sostanza tossica. L’intossicazione da atropina o antidepressivi, per esempio, causa cute secca, mucose aride, assenza di secrezioni, ritenzione urinaria, tachicardia, aritmie, delirio, convulsioni e coma.
I sintomi dell’intossicazione da cianuri sono fame d’aria, acidosi metabolica, convulsioni, aritmie. L’intossicazione da cocaina e amfetamine invece causa agitazione psicomotoria, ipertermia, tachicardia, ipertensione e ischemia cardiaca.
Il trattamento delle intossicazioni acute è suddiviso in due fasi: la stabilizzazione delle funzioni vitali del soggetto e la riduzione dell’assorbimento della sostanza tossica. Diventa cruciale anche la consulenza di un medico tossicologo nella gestione dei pazienti intossicati. Per scegliere la terapia corretta vengono effettuati la raccolta anamnestica, l’esame clinico, esami biochimici e strumentali ed esami tossicologici, mirati anzitutto all’individuazione della sostanza tossica responsabile.