Follow up riabilitativo

Follow up è un termine inglese difficilmente traducibile (e per questo viene usato nella sua accezione originaria) che comunque ha a che fare con il “dare un seguito”, “tenere sotto controllo”, “approfondire”. In ambito medico, il follow up prevede visite di controllo periodiche per seguire il decorso di una malattia e verificare l’efficacia delle terapie. Quello “riabilitativo”, in particolare, fa parte del percorso verso la guarigione e verso l’autonomia funzionale di un paziente che è stato sottoposto a un intervento invasivo o a un trattamento invalidante. È un processo che rivolge l’attenzione alla salute e al benessere dell’individuo, facilitando il recupero e il reinserimento sociale. Ha un duplice obiettivo: garantire una buona qualità di vita al paziente e allo stesso tempo monitorare eventuali recidive della malattia o peggioramenti psico-fisici globali.

Il monitoraggio deve tenere conto di scale e parametri validati dall’area specialistica presa in considerazione. Il follow up riabilitativo si differenzia sulla base della storia clinica del paziente e della patologia. Esempi di follow up riabilitativo sono quello previsto per i pazienti oncologici, quello per i soggetti che hanno subito un trauma scheletrico e relativo intervento chirurgico, quello volto a coloro che hanno affrontato un trapianto d’organo. Il percorso può prevedere il coinvolgimento di specialisti come fisiatri, fisioterapisti, medici dello sport, neurologi, oncologi e psicologi.


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